venerdì 19 aprile 2024

GATTO SALVATO DALLìABULANZA VETERINARIA. AVEVA IL COLLO STRETTO IN UNA MORSA DA TUBO DI PLASTICA

 Prato, 19 aprile 2024 – E’ stato necessario l’intervento dell’ambulanza veterinaria  di Prato per soccorrere un gatto alle Cascine di Tavola: il micio, ribattezzato "Prato", è stato trovato con il collo stretto da un tubo di plastica, che secondo i volontari intervenuti era stato “probabilmente posto da qualcuno senza cuore in maniera deliberata. La sua sofferenza – raccontano – era evidente, ma la sua determinazione a sopravvivere era ancora più forte.Con l'aiuto delle nostre gabbie trappola particolari azionate da remoto e telecamere appositamente installate dai nostri volontari, siamo riusciti a individuare e salvare Prato in tempo. Senza il loro impegno e la loro dedizione, non saremmo stati in grado di portarlo verso una nuova speranza”.

Subito dopo il salvataggio il gatto è stato portato alla clinica veterinaria “Galilei”. Dice Cristiano Giannessi, responsabile della Lav di Prato: "Condanniamo fermamente questo gesto di crudeltà e insensibilità nei confronti degli animali. Nessun essere vivente merita di essere sottoposto a una tale violenza e Prato è solo l'ennesimo esempio di quanto sia urgente combattere contro gli atti di maltrattamento. Segnaleremo l'accaduto alla Polizia Municipale ed alle Guardie Zoofile e, con l'aiuto dei nostri volontari, monitoreremo attentamente la situazione. Il luogo in cui è stato recuperato Prato è frequentato da altri gatti appartenenti a una colonia felina riconosciuta dal Comune di Prato. Ricordiamo a tutti che maltrattare un animale è un reato punito con la reclusione fino a 18 mesi e con una multa fino a 30mila euro".



E' SCOMPARSA NINA LA MAREMMANA PRESA A CALCI E QUASI STRANGOLATA DAL CLOCHARD IN STAZIONE A PESCARA

PESCARA (19 APRILE 2024) Nei giorni scorsi un clochard di 28 anni presente alla stazione ferroviaria di Pescara ha picchiato il suo cane, una cucciolona maremmana di nome Nina, sferrandole dapprima un cslcio in testa e poi tentando di strangolarla con il guinzaglio. L'uomo è stato denunciato dalla Polizia Ferroviaria per maltrattamento di animali. Tra ieri ed oggi diverse associazioni tra cui l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA si sono mosse per chiedere di poter adottare la cagnolona e darle una nuova famiglia, ma la sorpresa è stata grande quando si è scoperto che la maremmana non  era stata sequestrata nonostante il maltrattamento subito ma pare sia addirittura scomparsa. Sulla questione AIDAA presenterà lunedi una richiesta di sequestro ed adozione per Nina. "Ovviamente prima dobbiamo trovarla- scrivono gli animalisti di AIDAA- e per questo chiediamo a chiunque abbia notizie  o abbia visto in questi giorni Nina di scriverci via wattzapp al 3479269949 allegando se possibile una fotografia del cane e del suo clochard in modo che si possa rintracciare la cagnolona e metterla in sicurezza. Vogliamo ricordare infine che l'epiodio non sarebbe avvernuto l'altro ieri ma almeno una decina di giorni fà".

SCHIO. TIENE I CANE IN CONDIZIONI ORRIBILI.. DENUNCIATO PENSIONATO

 Nella mattina di martedì, 16 aprile 2024, i Carabinieri di Schio hanno denunciato un 69enne del posto per l'ipotesi di maltrattamento di animali.

Maltrattava il cane, custodito in condizioni pessime

Su delega della Procura di Vicenza, il Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Schio ha dato corso, lo scorso martedì 16 aprile, a un decreto di perquisizione, a carico di un 69enne scledense, nell'ipotesi di maltrattamento di animali.Una volta perquisita l'abitazione, i militari hanno trovato un cane di media taglia di sesso femminile rinchiuso in un locale di piccolissime dimensioni e in pessime condizioni igienico-sanitarie.


giovedì 18 aprile 2024

TARTARUGA NEL SACCO DELLA SPAZZATURA. SALVATA INEXTREMIS

Verderio (Lecco) – Qualcuno l’ha buttata in un sacco della spazzatura, come se fosse immondizia, oppure ci si è infilata lei alla ricerca di cibo e di un riparo. Comunque sia andata, se gli operatori ecologici addetti allo smistamento e alla differenziazione dei rifiuti riciclabili non l’avessero vista, la tartaruga avrebbe certamente fatto una brutta fine. A scorgere in mezzo alla spazzatura e salvare la tartaruga di terra su uno dei 100 nastri di scorrimento dell’impianto, sono stati gli addetti di Seruso di Verderio, partecipata pubblica di Silea, la Spa provinciale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. La tartaruga aveva solo una zampe anteriore arrossata e ferita. È stata affidata ai veterinari di una clinica specializzati nella cura di animali esotici.



PICCHIA IL CANE E POI TENTA DI STRANGOLARLO. DENUNCIATO UN CLOCHARD A PESCARA

 L'animale - una bellissima femmia di pastore abruzzese -  zoppica e stava per morire soffocata dopo le botte e il guinzaglio stretto al collo. Succede a Pescara dove la polizia ferroviaria ha denunciato un 28enne italiano, senza fissa dimora, per maltrattamento di animali. La Polfer è intervenuta su segnalazione: «Correte c'è un clochard che sta picchiano il suo cane bianco, gli ha dato un calcio alla testa». Sul piazzale della stazione ferroviaria  l'uomo teneva al guinzaglio la bellissima femmina di pastore abruzzese e  stava discutendo animatamente con un tassista proprio per i maltrattamenti al cane.Dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza e dalle testimonianze raccolte, è emerso che l’uomo aveva sferrato un potente calcio alla testa dell’animale strattonandolo con il guinzaglio, inoltre lo stringeva al collo quasi a volerlo strangolare e il cane non riuscendo a divincolarsi piangeva e si lamentava.E a causa dei  maltrattamenti zoppicava vistosamente. Il proprietario, dopo essere stato identificato, è stato denunciato all'autorità giudiziaria per maltrattamento di animale e segnalato al Servizio sanità animale della Asl.




BOCCONI AVVELENATI. CANE SALVATO DAI VETERINARI NEL PERUGINO

 Nei giorni scorsi al Nucleo carabinieri forestali di Marsciano è stato segnalato l’avvelenamento di un cane avvenuto durante una passeggiata in un terreno agricolo nella zona di San Biagio della Valle.

La proprietaria, ai primi sintomi di avvelenamento, ha prontamente trasportato il proprio cane all’Ospedale Veterinario Universitario Didattico dell’Università degli Studi di Perugia. 
Il cane è stato salvato dopo essere sottoposto a lavanda gastrica e dalle analisi del contenuto gastrico eseguite presso l’Istituto Zooprofilattico di Perugia, è stata accertata presenza di sostanze velenose quale metaldeide (lumachicida). 
La zona è stata bonificata dal Nucleo Cinofilo Antiveleno di Rieti che ha rinvenuto altri due bocconi all’interno dei quali è stata accertata la presenza dello stesso veleno. 
Il comune di Marsciano ha collocato dei cartelli di avviso nella zona di ritrovamento per evitare ulteriori rischi sia per gli animali domestici e selvatici sia per le persone, in particolare bambini, sono in corso le indagini per risalire al responsabile da parte dei Carabinieri Forestali.

mercoledì 17 aprile 2024

CAPRE DI ALICUDI. ANIMALISTI PRESENTANO ESPOSTO PENALE E ALLA CORTE DEI CONTI SICILIANA."QUESTA OPERAZIONE NON SA DA FARSI".

 ALICUDI (17 APRILE 2024) C'è voluto un po più di tempo di quello preventivato ma gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente alla fine ci stanno riuscendo ed entro il 22 aprile consegneranno il piano alternativo per il salvataggio delle 600 capre di Alcudi che il sindaco e la regione vogliono regalare agli allevatori e per le quali invece gli animalisti stanno lavorando per spostarne una parte in strutture protette ed una parte da lasciare ad Alicudi dopo aver sterilizzato i caproni. Ma la notizia diqueste ore è che a lato del lavoro di salvaguardia gli animalisti presenteranno entro fine settimana anche un esposto alla magistratura ordinaria ed alla corte dei conti siciliana sia in merito al costo di questa operazione che secondo gli animalisti di AIDAA non potrebbe essere sostenuta dalla regione, ne tantomeno dal comune di Lipari da cui dipende amministrativamente l'isola di Alicudi ma sopratutto per quanto concere l'aspetto legale legato ai rischi della salute e anche di essere uccise durante le operazioni di cattura ed ai traumi subiti dagli animali durante la detenzione ed il trasporto, senza contare che la stessa operazione nel suo complesso favorisce solo alcuni allevatori a discapito di altri e non tiene minimamente in conto del futuro riservato agli animali. "Il sindaco di Lipari si è mostrato sicuro di se ed in alcune interviste anche piuttosto strafottente nei confronti degli animalisti che contestano la sua decisione  di spostare le capre che noi riteniamo illegale e che crea un danno all'erario siciliano e del comune di Lipari- scrivoo in un comunicato gli animalisti- e siccome dopo i controlli dei documenti disponibili abbiamo trovato quelle che per noi sono irregolarità abbiamo deciso di rivolgersi alla magistratura ordinaria e alla corte dei conti siciliana. Conosciamo anche noi la legge- conclude il comunicato AIDAA- quindi se il sindaco non torna sui suoi passi ci vedremo nelle sedi preposte e forse la strafottenza sarà messa da parte".